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ALIMENTAZIONE NELL’ANZIANO

Gli anziani sono ad oggi la categoria maggiormente a rischio di malnutrizione, spesso dovuta a una riduzione dell’introito alimentare e alla perdita di motivazione all’assunzione di cibo.

Generalmente il fabbisogno calorico di una persona anziana è inferiore rispetto ad una persona più giovane d’altro canto però il fabbisogno di nutrienti può essere superiore. Ciò è dovuto a cambiamenti nella composizione corporea, in quanto nell’anziano si assiste ad una diminuzione della massa muscolare e ad aumento di quella adiposa, e ad un uso più frequente di farmaci.

Pertanto, per questa fascia d’età è particolarmente importante seguire un modello alimentare sano.

QUALI SONO LE REGOLE DA RISPETTARE?

  • Calorie: né troppe per contrastare l’aumento della massa grassa, né troppo poche per prevenire una eccessiva magrezza;
  • Proteine: un adeguato apporto contrasta la perdita di massa muscolare, responsabile di disabilità e aumento del rischio di fratture;
  • Fibre: per favorire una corretta funzione intestinale e contribuire alla prevenzione di obesità e diabete;
  • Acqua: da bere durante l’arco della giornata (non solo ai pasti) e prima di sentire sete;
  • di antiossidanti e vitamina E: per prevenire il deterioramento cognitivo, le malattie cardiovascolari ed i tumori;
  • Calcio: il cui introito in età geriatrica è spesso insufficiente, mentre l’assunzione raccomandata in persone di oltre 70 anni è di 1000 mg/die per evitare o ridurre, specie nelle donne, l’insorgenza o la progressione dell’osteoporosi;
  • Vitamine: specie B12, B6, acido folico e di vitamina C, D. Quest’ultima, spesso deficitaria, è invece fondamentale per permettere un buon assorbimento del calcio alimentare e favorire un’ adeguata funzione muscolare e ossea, mentre la vitamina C è fondamentale per potenziare le difese immunitarie.

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Camilla Diotallevi – biologa nutrizionista, PhD
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